Ecco come applicare il Principio di Pareto nella nostra vita e diventare subito più produttivi e più efficaci.
Quando parliamo di gestione del tempo e, più nello specifico, di produttività, c’è sempre un nome che salta fuori: Pareto!
In quasi tutti i libri sulla gestione del tempo che ho letto, il nostro amico Pareto c’è. Da “Gestione del tempo” di Brian Tracy, a “Fattore 1%” di Luca Mazzucchelli, fino a “4 ore alla settimana” di Timothy Ferriss che è il libro che ho in lettura al momento.
Se per tutti Pareto è stato fonte di ispirazione, al punto da dedicargli almeno un paragrafo in un libro, un buon motivo ci dev’essere. Allora partiamo dall’inizio e cerchiamo di capire…
Chi è Pareto?
Vilfredo Pareto è stato un economista italiano che verso la fine del novecento fece una scoperta interessante: capì che solo il 20% della popolazione controllava l’80% delle ricchezze in Europa. Da questa sua intuizione nacque il Principio di Pareto o Regola dell’80/20.
Questa regola la si può applicare a tantissimi aspetti della vita. Infatti, lo stesso Pareto, uscendo in giardino e osservando le sue piantine di piselli, notó che soltanto il 20% dei baccelli produceva l’80% dei piselli.
Per comprendere ancora meglio come questo principio possa essere applicato davvero a qualunque cosa, ti faccio altri esempi:
- L’80% delle volte usi il 20% dei vestiti nel tuo armadio.
- L’80% delle domande poste all’esame è sul 20% di ciò che hai studiato.
- L’80% del fatturato è dato dal 20% dei clienti.
Come anche…
- L’80% del traffico sul sito arriva dal 20% degli articoli pubblicati (esempio personale).
Volendo quindi sintetizzare il Principio di Pareto si potrebbe dire:
La maggior parte delle conseguenze è dovuta ad un numero ristretto di cause.
Come anche…
La maggior parte dei risultati deriva da una parte minima di impegno e tempo impiegato.
Che insegnamento ne possiamo trarre? Che contrariamente a ciò che ci è sempre stato detto fino ad ora, lavorare 12 ore al giorno, fare sacrifici, studiare giorno e notte, non ci porterà grandi risultati. Questo perché, come abbiamo appena appreso, solo il 20% del del nostro impegno ci porterà dei risultati, la restante parte è data da tempo ed energie persi o male indirizzati.
Ma per capire meglio questo concetto dovremmo fare una distinzione tra essere efficace ed essere efficiente.
Meglio essere Efficace o meglio essere Efficiente?
L’efficacia ci permette di fare cose che ci avvicinano ai nostri obiettivi.
L’efficienza ci permette di svolgere un compito nella maniera più economica possibile.
Ecco, la maggior parte di noi si preoccupa più di essere efficienti e meno di essere efficaci. Ed esempio: controllare le mail 10 volte al giorno, ti rende sicuramente efficiente, ma puoi dire che questo ti rende anche efficace?
Ci sono 2 verità che vorrei tenessi bene a mente:
- Fare bene una cosa poco importante non la rende importante.
- Il fatto che un’attività richieda molto tempo non la rende importante.
Quindi: ciò che decidi di fare ha più importanza rispetto a come lo fai.
Ecco perché essere efficienti è importante, ma non serve a nulla se non si scelgono con attenzione le attività da svolgere. Spesso infatti ci si imbatte in quello che viene definito W4W (work for work) ossia lavorare tanto per lavorare.
Hai mai quella sensazione di dover riempire la giornata di cose da fare per sentirti utile? Peccato però che spesso arrivi a sera stanca e sfatta per aver fatto un sacco di cose ma, nonostante ciò, senti di non aver concluso nulla. Non sei realmente soddisfatta. Magari, di tutte le cose che hai fatto, hai lasciato fuori proprio l’unica cosa che per te era davvero importante. Eh sì, stiamo parlando di priorità e ora capirai perché.
Come applicare il Principio di Pareto nella vita
Per applicare il Principio di Pareto nella nostra vita dovresti farti queste 2 domande:
- Qual è il 20% di fonti che causa l’80% dei miei problemi e della mia infelicità?
- Qual è il 20% di fonti che produce l’80% dei risultati da me desiderati e la mia felicità?
L’obiettivo sta quindi nel cercare di individuare le nostre inefficienze per eliminarle ed individuare i punti di forza per rafforzarli, spingere al massimo proprio su quelli.
Essere sovraccarichi di impegni spesso è altrettanto improduttivo che non fare nulla perché, di fatto, non stai incanalando le tue energie nelle giuste attività. Concentrati solo sulle cose importanti e ignora tutto il resto.
“La mancanza di tempo è in realtà la mancanza di priorità.”
Timothy Ferriss
Come rafforzare i punti di forza?
Per rafforzare i punti di forza ci sono fondamentalmente 2 strategie da adottare.
- Stabilisci le priorità
Chiediti: “Qual è quell’unica cosa che se portata a termine oggi mi farà sentire soddisfatto della mia giornata?”
Non iniziare mai la giornata senza aver stabilito le priorità di oggi, senza esserti posto questa domanda. Non dovrebbero mai esserci più di 2 questioni importanti da sbrigare ogni giorno.
2. Mantieni il focus
Essere efficace significa evitare di farsi risucchiare dalle mail, dai gruppi WhatsApp, da tutto ciò che ti sembra urgente e che richiede subito la tua attenzione. Non lasciarti distrarre. Se ti distrai, perdi di efficacia in ciò che stai facendo, perdi l’attenzione, la tua mente inizia a vagare ed inizi ad innervosirti e a non sentirti più motivata.
Come individuare il tuo 20%?
L’unica cosa che ti resta da fare è individuare il tuo 20%. Se tu fossi costretta a lavorare solo 2 ore al giorno, cosa faresti?
Ecco, dopo esserti posta questa domanda dovesti riuscire ad individuare con più facilità le attività alle quali dare più attenzione.
Ora prendi un foglio bianco e dividilo in 2 colonne: nella prima parte indica il 20% degli sforzi che fai e che danno la maggior parte dei risultati, nella seconda parte indica l’80% delle cose che fai che invece hanno un basso impatto sul tuo obiettivo.
Io ad esempio ho deciso di concentrare la maggior parte dei miei sforzi a migliorare il Blog. Quindi leggo molti libri per cercare ispirazione, faccio corsi di formazione, rivedo e aggiorno i vecchi articoli. Queste azioni sono perfette per la colonna del 20%. Nella colonna dell’80% invece inserisco tutte quelle azioni che mi distraggono dal mio obiettivo, che rubano energie al mio progetto principale e tutto ciò che non è efficace per il mio scopo.
Tracker della produttività
Potrebbe esserti d’aiuto monitorare le tue giornate per capire se stai davvero usando il tuo tempo nel modo giusto. Prova ad usare un semplice calendario come tracker per segnare se ogni giorno hai svolto l’attività che hai ritenuto prioritaria, quella che rappresenta il tuo 20%. Ti basta segnare una crocetta sul giorno corrispondente del calendario ogni volta che ci sei riuscita. Prova a fare questo esercizio per almeno un mese e stabilisci a colpo d’occhio se sei stata davvero produttiva. Vedrai come ti sentirai motivata e soddisfatta quando vedrai tutte le crocette in fila!
Sul tuo calendario ci sono poche crocette? Niente paura! Questo significa solo che c’è qualcosa da rivedere per aggiustare il tiro. Non demoralizzarti, con un po’ di esercizio ce la farai.
Ora che hai capito come applicare il Principio di Pareto alla vita… qual il tuo 20%? Sei riuscita ad individuarlo? Raccontamelo nei commenti. Spero che ora anche tu sia diventata fan del mitico Pareto!
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