Ti sei mai chiesto perché tendi a rimandare le attività? Spesso ti capita di rimandare anche quei progetti che ti stanno a cuore con la scusa che non hai mai il tempo per portarli avanti “come si deve”. I motivi per procrastinare in realtà sono tanti. Ci sono quelle attività che proprio non ci piacciono, altre volte preferiamo fare qualcosa di più stimolante, gratificante. Ci sono altre attività che spesso ci fanno paura, vuoi un esempio? L’articolo che stai leggendo in questo momento. Mentre scrivo ho paura di non riuscire a portarlo a termine nei tempi, di non riuscire a mettere insieme le idee in modo efficace, che il risultato finale possa non piacere a me e a chiunque abbia voglia di leggerlo. E lo sai cosa succede quando hai paura? Ti blocchi. E quando ti blocchi non vai avanti, tendi a rimandare. Questo è ciò che è accaduto a me ma, per smettere di rimandare, ho messo subito in pratica il punto n. 1).
1. Fai il primo passo
È esattamente ciò che ho fatto per smettere di rimandare e farmi bloccare dai dubbi e dalla paura di non farcela, di non essere capace, di non essere brava e tutte quelle menate che ci raccontiamo ogni giorno che non ci portano da nessuna parte. Ok, allora mi fermo, faccio un bel respiro e inizio a fare qualcosa per “scaldare i motori”. In questo caso il primo passo è stato fare ricerca, trovare quel input capace di accendere in me la scintilla e farmi iniziare a scrivere. Potrà sembrarti di aver perso ancora più tempo ma è stata un’azione che mi ha “avvicinato” all’attività che dovevo compiere. Ti spiego il perché nel prossimo punto.
2. Imposta un’ora di inizio del “rospo”
Lo so, non dovrei dirlo ma sono una gran procrastinatrice. Se però te ne sto parlando è perché ho scoperto che con qualche trucchetto si può guarire da questo male. Ad esempio ho scoperto che con me la tecnica “eat that frog” non funziona, ossia quel metodo che prevede di iniziare la giornata con qualcosa che proprio non abbiamo voglia di fare. Se sei un procrastinatore incallito come me, il problema sta proprio nel dover ingoiare il rospo, altrimenti perché continuerei a rimandare? Non è che farlo per prima me lo renda più accessibile o più gradevole. Allora quando mi accorgo che c’è qualcosa in cui temporeggio, per prima cosa lo classifico come “rospo” . Dopo avergli dato un nome, come nel film “La storia infinita”, decido di svolgere delle attività di routine, oppure, come in questo caso, ho deciso di fare ricerca. Faccio insomma qualcosa che non mi permetta di starmene con le mani in mano ma mi dia la sensazione di non perdere tempo. Questo mi aiuta a combattere la frustrazione e il senso di colpa che deriva dal rimandare le cose.
Poi però mi sono data un orario: alle 10.00, cascasse il mondo, si fa sul serio. Basta temporeggiare! Allo scoccare dell’ora X ho iniziato a scrivere e ora mi sembra che niente possa più fermarmi.
La verità è che dopo aver fatto il primo passo le attività non ci sembrano così terribili come credevamo, vero? E poi cos’è meglio, iniziare un po’ più tardi ma iniziare o continuare a rimandare rischiando di cadere nello sconforto e non fare più nulla?
Dei piccoli ritardi me li posso concedere, non crollerà il mondo, si tratta di un piccolo compromesso.
L’importante è non rimandare MAI a domani.
3. Fai chiarezza
Uno dei segreti per non rimandare di continuo le attività è quella di avere un’idea chiara di cosa c’è da fare durante la giornata: devo sapere esattamente cosa devo fare adesso e che cosa viene subito dopo. In pratica non devo aver modo di pensare. Meno penso alle cose da fare, minore è lo stress. L’obiettivo è quello di procedere con il pilota automatico. Se procedi in automatico sarà assai improbabile rimandare le attività. Ormai hai impostato la tua giornata, ti sei dato dei tempi, hai stabilito le priorità, è tutto pronto! Questa consapevolezza ti darà maggior serenità, non avrai l’ansia di chi ha paura di non farcela con i tempi.
Per fare chiarezza puoi provare a realizzare una To Do List (QUI ti spiego come procedere) o una Check list (QUI ti parlo della mia Check list del weekend).
Il segreto della produttività è sapere esattamente in quale momento svolgere le attività.
È un po’ come seguire una ricetta. Se non eseguo una ricetta per diverso tempo spesso non la ricordo alla perfezione. Anche se so che con un po’ di sforzo riesco a ricordarla, ho bisogno di riguardarla per non doverci pensare, per sentirmi sicura. Lo stesso succedeva a scuola alle interrogazioni, hai presente? Quando sapevo di aver studiato ma avevo bisogno di avere davanti agli occhi il libro aperto per sentirmi sicura. Insomma, ci siamo capiti.
4. Suddividi i compiti
Un altro modo per non farci sopraffare dalla mole di lavoro è quella di evitare di programmare attività troppo lunghe o troppo impegnative in un’unica giornata. Cerca di dividere le attività più complesse in attività più piccole. Oppure cerca di distribuire i compiti più gravosi in diverse giornate. Ad esempio, mettiamo il caso che tu abbia deciso di dare una rinfrescata a tutta la casa. In questo caso prepara un piano d’azione e decidi da quale stanza vuoi partire. Poi dedicati ogni giorno ad una stanza diversa stabilendo quanto tempo dedicare ad ogni stanza. In questo modo un compito così impegnativo sembrerà subito più facile da affrontare.
Cerca sempre di rendere le tue giornate equilibrate: se sono troppo piene rischi di non aver voglia di fare tutto, se sono troppo vuote finirai per riempire i buchi con attività superflue che ti fanno solo perdere tempo.
Vuoi essere produttivo? Resta concentrato.
Ora che abbiamo fatto il punto della situazione, ti invito a fare una riflessione: cosa crea conseguenze peggiori, il dover fare qualcosa in un momento in cui avresti voglia di fare altro o il non vedere mai realizzato un progetto a cui tieni tanto? Si, perché continuare a procrastinare spesso porta a questo, non riuscire a vedere i propri sogni realizzati. Tienilo presente ogni volta che hai la tentazione di rimandare le attività, soprattutto quelle più importanti. Abbiamo visto insieme che in realtà con qualche accorgimento si può finalmente smettere di rimandare e sconfiggere il temibile mostro della procrastinazione. Ogni tanto il mostro bussa ancora alla mia porta, ma adesso ho gli strumenti per combatterlo e non mi fa più paura.
Adesso tocca a te, raccontami se anche tu a volte ti lasci sopraffare da quelle attività più complesse e come affronti il mostro della procrastinazione. Sarò felice ascoltarti.
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Molto chiaro e ricco di spunti interessanti!
Ti ringrazio, sono felice che ti sia piaciuto.