Ecco come applicare la Legge di Parkinson per restare focalizzati e non sprecare tempo ed energie.

“Non ho tempo!”
Quante volte diciamo questa frase! Sarebbe bello se riuscissimo ad avere giornate da 48 ore: svegliarsi con calma, riuscire a fare tutte le cose che ci assillano e andare a dormire sereni e soddisfatti. Un sogno!

Devo purtroppo destarti dalla tua fantasia e riportarti alla realtà perché ho da svelarti una triste notizia: se avessi giornate da 48 ore riusciresti a concludere lo stesso numero di attività che concluderesti in 24. Eh già!

Quando abbiamo più tempo finiamo per sprecarlo

Ne ho avuto la dimostrazione gli ultimi mesi di gravidanza quando, essendo in maternità, non lavoravo. Quante cose avrei potuto fare con tutto quel tempo libero? Eppure ricordo che mai come allora ho sprecato tutto il tempo in più che mi era stato concesso. Certo, la nausea, il pancione, l’insonnia, la stanchezza mi portarono a livelli di pigrizia altissimi che mi tenevano incollata al divano e questo non mi ha favorito.

Però non mi sono mai pentita di quel periodo di inattività: avevo bisogno di serenità e di vivere intensamente quel momento così speciale con mia figlia. Del resto a breve avrei vissuto giornate estenuanti, tanto valeva godersi la quiete prima della tempesta ancora per un po’. Ciò non toglie che avrei potuto fare moooolto di più.

Ti sembrerà assurdo, ma ora che ho una figlia sono molto più produttiva di quando non ero mamma. Rispetto a prima ho giornate piene e più frenetiche, ma riesco anche a portare a termine i compiti che mi prefiggo e a raggiungere i miei obiettivi.

Forse non lo sai, ma prima di appassionarmi al mondo dell’organizzazione e del time management ero una gran procrastinatrice. Iniziavo tante attività ma poi le lasciavo a metà. Mi sentivo insoddisfatta, come se fossi perennemente alla ricerca di qualcosa che mi appagasse.

Avere meno tempo per avere più tempo

Vuoi sapere come sono diventata più produttiva pur avendo meno tempo? Perché avere meno tempo ti aiuta a focalizzati su ciò che conta davvero e pian piano a ridurre o eliminare ciò che non apporta valore alla tua vita.

Quando hai poco tempo sei “costretta” a ridimensionati: anziché fare male tante cose, ne fai poche ma fatte bene. Perché tutta la tua attenzione è dedicata a quelle poche cose, non disperdi le poche risorse che hai, tempo ed energie.

La legge di Parkinson

È il paradosso della legge di Parkinson, l’hai mai sentita nominare? Più tempo hai, più il lavoro da svolgere ti sembrerà importante ed impegnativo. Si finisce così per espandere il lavoro fino a occupare tutto il tempo a disposizione per completarlo. Ed è proprio così che finisci per sprecare il tuo tempo, te ne sei mai accorta?

Spesso un compito ti sembra così impegnativo da bloccarti prima ancora di iniziare. Può capitare anche con cose banali come una semplice telefonata che proprio non hai voglia di fare e continui a rimandare. Ed ecco che cadi subito nella procrastinazione che fa dilatare il tempo “verso l’infinito e oltre!”

Altre volte invece, sapendo di avere tempo, ti perdi nei dettagli. Nell’ultimo articolo ed esempio ti parlavo di “organizzazione delle vacanze“. Quante volte ti capita di perdere tempo a riempire la valigia all’inverosimile per essere certa di aver portato tutto, ma proprio tutto, ciò che ti serve? Poi invece finisce sempre in “stile Pareto“: dell’80% della roba che metterai in valigia ne utilizzerai solo il 20%. È la nostra mania di perfezionismo ad aver preso il sopravvento.

Che si tratti di procrastinazione o mania di perfezionismo, fatto sta che utilizzerai tutto il tempo a disposizione, e forse anche di più, per completare le tue attività.

Una giornata lavorativa standard è fatta da 8 ore? Dato che abbiamo 8 ore da riempire le useremo tutte e 8. E se fossero 12? Ne useremo 12.
Io pubblico i miei articoli il giovedì? Niente da fare, finisco l’articolo sempre il mercoledì sera. Alla legge di Parkinson non si sfugge!

Come applicare la Legge di Parkinson

Ma non disperare! Forse ti sembrerà che finora ti abbia dato solo cattive notizie. Ciò che però non ti ho ancora detto è che applicare la legge di Parkinson può diventare un vantaggio. Proprio così.

Ho imparato da Tim Ferriss che per ottimizzare al meglio il tuo tempo ti basterà limitare la durata di un lavoro per ridurlo all’essenziale.

In parole povere:

1. Se non ti sei data una scadenza per portare a termine un compito, è giunta l’ora di impostarla.
2. Se invece ti eri data una scadenza per portare a termine un compito, anticipala.

Ora mi dirai “tutto qui?” Sì, tutto qui. Questo metodo è talmente semplice che puoi applicarlo subito. Non hai idea di come “dare dei paletti” alla tua mente possa fare la differenza. Provaci e poi dimmi se se ti sembra efficace.

Quando hai poco tempo, vai subito al cuore della faccenda. Quando hai più tempo presti più attenzione ai dettagli che richiedono un impegno maggiore. E così finisci per perderti in quei dettagli privi di un reale valore.

Una combo perfetta

L’ideale sarebbe la combinazione di 2 metodi:

1. Ridurre il tempo di lavoro per limitare i compiti all’essenziale (Legge di Parkinson).
2. Limitare i compiti all’essenziale per ridurre il tempo di lavoro (Principio di Pareto).

Somma i 2 metodi insieme e sarai super produttiva perché con poco potrai fare di più. Chi l’avrebbe mai detto!

Si tratta quindi di identificare quei pochi compiti che influenzano positivamente la maggior parte dei risultati e programmarli con scadenze molto ravvicinate e definite. Ecco il segreto!

Ma non solo. Con la somma di questi 2 metodi libererai del tempo che potrai usare per… fare ciò che vuoi. È il tuo tempo libero, goditelo!

Come dico spesso, non hai bisogno di più tempo, ti serve un piano! So che sembra incredibile ma impostare dei limiti ti renderà libera! Applicare la Legge di Parkinson è un ottimo metodo per sfruttare a tuo vantaggio le scadenze. Provaci e raccontami come procede, sarò felice di ascoltarti.

Se il mio consiglio ti sembra utile, puoi condividerlo cliccando qui sotto!

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